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Come pratichiamo il trattamento alla radice?

Prima dobbiamo trovare l’ingresso dei canali, il ché avviene con la trapanazione tradizionale. In genere gli incisivi hanno 1 canale nella radice, nel caso dei premolari il primo superiore ha 2, gli altri hanno 1, ma questa è solo la media generale, può darsi che abbia un canale che si biforchi, oppure ne ha 2 completamente separati. I molari possono avere 3 o 4 canali.

Se troviamo tutti, allora controlliamo se sono liberi? Poi bisogna determinare come sono lunghi, usando lo strumento sviluppato proprio per questo scopo. Una volta misurato, bisogna pulirlo che il medico svolge limando dalla parete del canale il materiale dentale infetto adoperando lime minute. Contemporaneamente allarga il canale, preparandolo per l’otturazione. Una volta pulito ed allargato, o lo chiudiamo temporaneamente che serve per disinfettare il canale oppure nella stessa seduta l’otturiamo. L’otturazione del canale della radice va bene, se è chiuso ermeticamente da ogni lato e l’otturazione lo riempie completamente. Questo è controllato dal medico alla fine, facendo una radiografia.

La cosa più importante è che ogni passo avviene in completa anestesia!

Non si può fare il trattamento alla radice senza una radiografia del dente. Con essa possiamo conoscere il numero, il percorso e la forma dei canali. Oltre alla radiografia occorre controllare la vitalità del dente, se è vitale o atrofizzato. Il trattamento alla radice può avvenire sia in caso di denti vitali sia atrofizzati.

L’intervento avviene in ogni caso in anestesia locale, quindi è indolore. Se la polpa è infiammata, l’anestesia può incontrare delle difficoltà. In questi casi chiudiamo il cornetto della polpa con l’otturazione con medicazioni e si effettua il trattamento la volta successiva. Prima di iniettare l’anestetico, il nostro dentista fa intorpidire la zona intorno al dente con un gel anestetico localizzato per le iniezioni, così anche l’iniezione anestetizzante è completamente indolore.

Assicuriamo una zona completamente pulita – esente da saliva e da batteri – con l’ausilio della diga dentale (dental dam). Questo è uno dei fattori di un trattamento di successo. Se le condizioni sono date – possiamo asciugare il canale e abbiamo tempo a sufficienza – il trattamento si può fare in una sola seduta. Questo avviene in genere con i denti che abbiano un solo canale della radice (la maggioranza degli incisivi e canini), mentre i denti con più canali (premolari e molari) facciamo il trattamento in due sedute.

Il primo passo è il posizionamento dell’isolamento dental dam. Solo dopo avviene l’allontanamento della zona cariata, la preparazione della cavità adeguata e infine l’apertura del cornetto della polpa. In seguito cerchiamo le aperture d’entrata del canale della radice e con l’aiuto di uno strumento speciale estraiamo la polpa contenuta. Il passo seguente è la determinazione della lunghezza del canale. Condizione dell’otturazione alla radice di successo è la determinazione della lunghezza della zona di lavoro. A questo scopo sono stati sviluppati numerosi metodi di cui due sono i più diffusi. Una è la determinazione di lunghezza radiologica (con l’ausilio di una lastra radiologica), durante la quale si fanno i raggi al dente insieme a strumenti simili ad aghi inseriti nel/i canale/i, quindi in base alle lastre si determina la lunghezza del canale. Il nostro studio adotta un metodo ben più moderno. Determiniamo la lunghezza del lavoro con l’ausilio di uno strumento elettronico, il locatore apex (radice). Lo strumento ha numerosi vantaggi: è veloce, non comporta una nuova esposizione radiologica, per cui è effettuabile anche in gravidanza, ed è molto più precisa del metodo radiologico. Dopo la determinazione della lunghezza del lavoro tocca alla disinfettazione, pulizia del canale, e abbassare il numero dei batteri presenti. Indi viene l’allargamento del canale che nel nostro studio avviene con il moderno dilatatore meccanico, l’endomotore. Incominciamo la dilatazione con l’aiuto di uno strumento dal diametro ridotto e proseguiamo passo passo verso diametri maggiori. Tra le varie fasi laviamo il canale con una soluzione disinfettante, rimuovendo i detriti rimasti nel canale, diminuendo il numero dei batteri presenti.

Asciughiamo il canale dilatato e pulito a sufficienza con dei fili di carta sterili. Se l’infiammazione si è estesa oltre l’apice della radice, o per altre cause non riusciamo ad asciugarlo, allora l’otturiamo riempiendolo con la medicazione (un impasto a contenuto di Ca(OH)2), e chiudiamo con l’otturazione temporaneo fino alla volta seguente. Se abbiamo fatto cessare l’infiammazione in corso, in presenza delle condizioni adeguate (canale perfettamente asciugabile) chiudiamo il canale della radice con l’otturazione definitiva.

L’asciugatura del canale è seguita dall’otturazione della radice. A questo scopo utilizziamo un’eccezionale otturazione polimerica per la radice, in un materiale di origine naturale. Non è tossico, secondo alcune ricerche ha un effetto antimicrobico, impedisce la proliferazione dei microbi. Questo materiale (la punta della pianta guttaperca) assorbe i raggi radiologici, così sulle lastre fornisce l’ombra, così una volta finito il lavoro possiamo controllare la precisione dell’otturazione della radice. L’unica mancanza è che da sola non aderisce alla parete del canale, quindi aggiungiamo degli speciali impasti per l’otturazione della radice. Questi assicurano che le punte di guttaperca aderiscano le une alle altre e alla parete del canale. Durante l’otturazione introduciamo una a una le punte delle guttaperche, immerse nell’impasto otturante, nel canale, quindi con una tecnica speciale addensiamo alla parete del canale e le singole punte le une alle altre. Così l’otturazione chiude ermeticamente il canale. La chiusura ermetica è la condizione basilare di una buona otturazione della radice.

L’otturazione buona sta a parete, riempie completamente il canale, arriva fino all’apice della radice.

Una volta terminato il lavoro facciamo una radiografia di controllo con il ostro apparecchio in studio, così il nostro dentista riesce subito a valutare il risultato ottenuto. Consigliamo il controllo dei denti otturati alla radice ogni semestre! (controllo con radiografia e visita fisica)

Dopo tale trattamento, per alcuni giorni può presentarsi dolore, il quale deriva a causa della lieve infiammazione. Poiché i materiali che si liberano dal materiale otturante e gli eventuali batteri ad effetto dell’ambiente in assenza di ossigeno muoiono e questo può causare una lieve infiammazione localizzata. Dopo alcuni giorni il dente non avrà più disturbi.

Quali problemi si possono presentare?

I più frequenti sono la sensibilità o anche il dolore. Questo può durare alcuni giorni dopo la chiusura temporanea, ma anche dopo l’otturazione definitiva può durare 1-2 settimane. Deriva dal fatto che l’infiammazione finora cronica si ravviva e diventa acuta. Al trattamento di denti devitalizzati/atrofizzati può anche accadere che si formi un ascesso. In questi casi il medico prescrive degli antiinfiammatori, e apre l’ascesso. Nella maggior parte dei casi si tratta solo del fatto che proviamo a pulire il canale in uno spazio ristretto con uno strumento molto piccolo, e può capitare che in questo spazio minuto l’ago spinga fuori il materiale infetto attraverso quella piccola apertura che si trova all’estremità del canale nella zona circostante la radice, causando lì infiammazione, sensibilità.

È doloroso il trattamento alla radice?

È importante informare il paziente, in modo che possa prepararsi alle inconvenienze possibili, perché così non è inaspettato e non crede che significhi qualcosa di male. In questi casi si deve tranquillizzare il paziente che questo può capitare e che non è per niente consigliato aprire i canali puliti e chiusi e di infettarlo tramite la saliva, perché dopo possiamo ricominciare daccapo la pulizia. Quante volte si apre un canale, tante volte può infettarsi. Perciò è utile sistemare definitivamente il dente con il minor numero di visite, che può avvenire in una seduta, ma al massimo in due. La cosa più importante è che ogni passo avviene in completa anestesia!

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